I ritmi della vita moderna sono spesso associati ad elevati livelli di stress psico-fisico, dieta poco equilibrata e carente di alcuni tra i più importanti nutrienti, abitudini scorrette come fumo o eccessivo consumo di alcool, utilizzo scorretto e a volte eccessivo di farmaci.

Questi fattori, insieme ad altri ambientali come l’inquinamento l’eccesso di raggi ultravioletti del sole, contribuiscono ad aumentare i livelli di stress ossidativo nell’organismo, causato dalla presenza di radicali liberi, molecole chimicamente molto reattive fisiologicamente prodotte dall’organismo in condizioni normali ma che in eccesso sono capaci di minacciare l’integrità di costituenti fondamentali del nostro organismo e del nostro DNA.

Quando i livelli di stress ossidativo aumentano in maniera eccessiva, le difese antiossidanti naturalmente presenti nell’organismo fanno fatica a contrastarlo per riportare i livelli a valori ottimali.

Potenziare le difese antiossidanti dell’organismo si può, attraverso un’alimentazione ricca di antiossidanti e attraverso il consumo di integratori alimentari, all’interno dei quali sono concentrati i principi attivi naturali ad attività antiossidante, gli stessi presenti anche negli alimenti ma in misura meno concentrata.

Cos’è lo stress ossidativo e come si genera

Lo stress ossidativo è causato da un’eccessiva produzione di radicali liberi nell’organismo.

I radicali liberi sono prodotti nell’organismo in condizioni fisiologiche, soprattutto come conseguenza delle reazioni biochimiche del metabolismo energetico (ad esempio, metabolismo degli acidi grassi o respirazione cellulare aerobica, entrambe a livello dei mitocondri), e del sistema immunitario (ad esempio, attività dei macrofagi).

Responsabili della produzione in eccesso di radicali liberi possono essere anche fattori ambientali: raggi UVA e UVB, quindi esposizione solare eccessiva, fumo attivo e passivo, inquinamento, alimentazione scorretta sia a livello di nutrienti che nei metodi di cottura, eccesso di attività fisica (l’esercizio fisico è ovviamente benefico, mentre un suo eccesso potenzia purtroppo lo stress ossidativo), che possono sviluppare sostanze dannose per l’organismo.

Come i radicali liberi portano a stress ossidativo

I radicali liberi sono atomi o molecole chimiche contenenti almeno un elettrone libero nell’orbitale più esterno, il che li rende particolarmente instabili e reattivi, perché per tornare all’equilibrio chimico reagiscono tentando di staccare un elettrone ad atomi e molecole vicini. Questi a loro volta perdono un elettrone e si ritrovano con un elettrone libero nell’orbitale più esterno, per cui si innesca una reazione a catena che deve essere neutralizzata, perché è proprio l’eccessiva produzione di radicali liberi ad aumentare i livelli di stress ossidativo nell’organismo a livelli tali da provocare danni alle cellule.

Esistono diverse tipologie di radicali, ma quelli ritenuti responsabili dei danni da stress ossidativo sono quelli dell’ossigeno, conosciuti anche come ROS (Reacting Oxygen Species).

Normalmente enzimi antiossidanti naturali come le superossido dismutasi, le catalasi  e le glutatione perossidasi contrastano la produzione endogena di ROS.

Quando la produzione di ROS è eccessiva e il potenziale biologico antiossidante insufficiente a neutralizzarli, si avrà come risultato un aumentato livello di stress ossidativo dell’organismo con conseguente aumento del rischio dei danni biologici ad esso correlati.

Quali danni può causare lo stress ossidativo

La letteratura scientifica degli ultimi trent’anni riporta numerosi articoli con dati che correlano elevati livelli di stress ossidativo a numerose malattie metaboliche e cronico-degenerative come diabete, aterosclerosi, malattie cardiovascolari e neuro-degenerative.

Il meccanismo principale che sembrerebbe correlare lo stress ossidativo alle malattie sopra citate potrebbe essere il seguente : i radicali liberi prodotti in eccesso andrebbero ad indurre alterazioni nel DNA, nei lipidi e nelle proteine, portando a possibili mutazioni cellulari e ad una infiammazione cronica cellulare, situazioni a loro volta correlate con i meccanismi di insorgenza delle principali  malattie metaboliche e cronico-degenerative.

Solo a titolo di esempio si sottolinea come il solo colesterolo e le LDL circolanti non sarebbero dannose di per sé, se non venissero ossidate dai radicali liberi. Questo attacco rende queste molecole patogene perché capaci di depositarsi sulle pareti dei vasi arteriosi creando le mille problematiche cardio-neuro-vascolari di cui si accennava sopra.

Come fare diagnosi di stress ossidativo

Il modo più semplice per accertare la presenza di eventuali radicali liberi in eccesso è dosarli nel sangue, unitamente al potere antiossidante del siero, che ci esprime le nostre capacità di difesa contro appunto lo stress ossidativo. Volendo poi approfondire il tutto, si potrebbero dosare le LDL ossidate, vere e proprie spie delle problematiche cardio-neurovascolari, molto più del semplice e poco utile dosaggio del colesterolo.

Come proteggersi dallo stress ossidativo

Lo stress ossidativo si può combattere su due fronti.

  • Attraverso una buona prevenzione: ridurre lo stress psicofisico, seguire un’alimentazione equilibrata, proteggersi dall’esposizione solare in eccesso e dagli altri fattori ambientali responsabili della produzione di radicali liberi ed adeguando il nostro stile di vita (abolizione del fumo, regolazione dei ritmi sonno-veglia, ecc.);
  • Potenziando le difese antiossidanti: il potenziale biologico antiossidante dell’organismo si può aumentare attraverso l’assunzione di antiossidanti con alimenti e integratori naturali.

Antiossidanti conosciuti e presenti in molti alimenti di uso quotidiano sono i polifenoli e alcune vitamine, tra le quali spiccano la A, la C e la E. Alla famiglia dei polifenoli appartengono diverse sostanze tra le quali le catechine contenute ad esempio nel tè verde; le antocianine, caratteristiche delle bacche e dei frutti rossi; i curcuminoidi pigmenti gialli tipici della curcuma e di altre spezie orientali delle quali è ingrediente.

Assumere integratori è utile per ridurre i livelli di stress ossidativo perché il principio attivo antiossidante, rispetto a quello che si può assumere con l’alimento, è più concentrato quindi più disponibile e più efficace.

Proeon® ha sviluppato una linea di integratori che hanno come obiettivo principale proprio quello di ridurre i livelli di stress ossidativo, tra i quali spiccano:

  • Maqui 500®: integratore a base di maqui o mirtillo della Patagonia, pianta ricchissima in antocianine (soprattutto delfinidine) ad azione antiossidante e regolatrice del metabolismo dei grassi e degli zuccheri. Il maqui è stato riconosciuto di fatto come uno dei più potenti (se non il più potente) fra le sostanze vegetali per il suo elevatissimo potere ORAC (28.000 unità circa).
  • Procurcuma®: il principio attivo è la curcumina al alte dosi, estratta da radice di curcuma (700 mg per compressa) e titolata al 95%, coadiuvata dalla piperina del pepe nero e dalla gastroresistenza delle sue compresse. Queste caratteristiche, di fatto, aumentano il passaggio della curcumina attraverso l’intestino, quindi la biodisponibilità e l’efficacia di Procurcuma®.
  • Hyaluseon®, che contiene fra l’altro la carnosina dalle note proprietà antiossidanti e anti-glicazione, quindi anti-aging in generale soprattutto sulla pelle.
  • Melateon®, melatonina in gocce dosabile secondo necessità ed assumibile sotto la lingua con gli ovvi vantaggi conseguenti per la biodisponibilità.

 

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