Nel mondo dello sport, gli atleti sono sempre alla ricerca di nuovi modi per migliorare le proprie prestazioni con lo scopo di arrivare a livelli di performance sempre più elevati.

Tra le molte opzioni naturali e con buon livello di efficacia e assoluta sicurezza vi è un superfood che ha attirato l’attenzione degli appassionati di fitness e degli sportivi di eccellenza: il Maqui (Aristotelia Chilensis).

Questo piccolo frutto, una bacca viola originaria delle foreste della Patagonia (regione geografica condivisa tra Cile e Argentina), ha guadagnato popolarità grazie ai suoi potenti benefici per il benessere e per il fitness, con una diffusione sempre maggiore negli atleti  che lo utilizzano, soprattutto sotto forma di integratore, nella loro dieta.

Proprietà benefiche del Maqui: l’utilità per gli sportivi

Il Maqui, come da letteratura scientifica, si è dimostrato particolarmente ricco di antiossidanti, soprattutto antocianine, che gli conferiscono il caratteristico colore viola intenso. Questi composti sono noti per combattere lo stress ossidativo nell’organismo umano, riducendo l’infiammazione e sostenendo uno stato di benessere generale.

Gli atleti apprezzano i benefici anti-infiammatori del Maqui, ma anche la sua rinomata azione coadiuvante il recupero da acido lattico e stanchezza dopo un esercizio fisico, anche intenso.

Uno degli aspetti più importanti del Maqui in ambito sportivo è la sua capacità di sostenere la resistenza e ottimizzare  le prestazioni fisiche. Questo effetto benefico può essere attribuito alla combinazione di nutrienti essenziali e antiossidanti che favoriscono una migliore circolazione sanguigna e un maggiore apporto di ossigeno ai muscoli.

Più specificamente il Maqui si è dimostrato utile nel migliorare il numero e l’attività dei mitocondri, organelli intracellulari importantissimi per la salute umana e per la produzione di energia sotto forma di ATP.

Dopo un allenamento impegnativo, il corpo ha bisogno di recuperare rapidamente per affrontare nuove sfide. Il Maqui può svolgere un ruolo chiave nel processo di recupero muscolare, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e favorenti appunto i mitocondri.

Il Maqui nella medicina sportiva

Come sosteneva il professor Enrico Arcelli, medico sportivo esperto in scienza dell’alimentazione e dietologia e professore associato del Dipartimento di “Scienze dello Sport, Nutrizione e Salute” dell’Università di Milano, scomparso nel 2015, i polifenoli possono giocare un ruolo importantissimo nella nutrizione degli sportivi.

Conoscendo bene l’importanza di un’adeguata dieta antinfiammatoria soprattutto in ambito sportivo, infatti, il prof. Arcelli evidenziava in particolar modo lo stimolo indotto dai polifenoli del Maqui alla sintesi di sostanze antiossidanti e antinfiammatorie, nonché verso l’attività mitocondriale.

Mentre la ricerca scientifica moltiplica le pubblicazioni che evidenziano un ruolo del Maqui anche nei processi metabolici (per esempio è un coadiuvante molto utile nei diabetici), questo frutto ricco di antocianine (delfinidine in primis) appare anche condizionare in modo benefico l’attività muscolare negli sportivi.

In definitiva, accanto ad una dieta equilibrata ed uno stile di vita sano, un integratore a base di Maqui potrebbe essere “quell’ingrediente naturale in più” per ottenere un vantaggio nell’attività fisica agonistica o amatoriale.

In conclusione, la letteratura scientifica e l’esperienza “sul campo” di allenatori ed atleti testimoniano l’efficacia e la sicurezza dell’integrazione con  Maqui, soprattutto a dosi congrue (per esempio 500-1000 mg al giorno), in particolare post-allenamento, per sfruttare appieno i suoi vantaggi.

Per beneficiare al massimo delle proprietà del Maqui, è possibile integrare questo concentrato di polifenoli in vari modi: succo di maqui, polvere di maqui e integratori a base di maqui.

Tra i nutraceutici a base di Maqui ricordiamo  il Maqui 500, che rappresenta una scelta di prima qualità per biodisponibilità, dose e rapporto qualità/prezzo: ogni compressa contiene ben 500 mg di Maqui frutto, è masticabile e può essere sciolta sotto la lingua per una maggiore biodisponibilità, per un’azione antiossidante e un effetto energizzante di provata efficacia.

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