Il cambio di stagione è un momento critico non solo per chi soffre di disturbi del sonno, ma spesso anche per coloro che in genere non hanno problemi ad addormentarsi.

Il passaggio dall’ora solare all’ora legale e viceversa, le giornate che si allungano o si accorciano, i cambiamenti climatici, sono tutti fattori che inevitabilmente destabilizzano, più o meno lievemente, il naturale “orologio biologico” e richiedono all’organismo sforzi per adattarsi al nuovo equilibrio.

È anche quello che accade nella cosiddetta “sindrome da jet-lag”: cambiando fuso orario, l’organismo ha bisogno di alcuni giorni per ritrovare il ritmo sonno-veglia e riequilibrare in generale il proprio metabolismo.

Quali sono le conseguenze di un alterato ritmo sonno-veglia

La carenza di sonno, un riposo disturbato o insufficiente o più in generale un alterato ritmo sonno-veglia, se si protrae nel tempo può portare a diversi disturbi, quali:

  • aumento dello stress psicofisico;
  • squilibri ormonali;
  • aumento dei livelli di stress ossidativo;
  • squilibri nel metabolismo di alcune sostanze, tra le quali l’insulina;
  • riduzione dell’efficienza del sistema immunitario.

Questi disturbi a loro volta non favoriscono il ripristino di un regolare ritmo sonno-veglia, per cui si innesca un meccanismo cronico difficile da spezzare, che nel tempo potrebbe predisporre ad altre situazioni, in primis accelerare il processo di invecchiamento cellulare.

Melatonina: l’ormone che regola il ritmo circadiano

La melatonina è un ormone prodotto e secreto dalla ghiandola pineale o epifisi, ghiandola endocrina presente nel cervello.

La secrezione di melatonina è inibita dalla luce e stimolata dal buio, attraverso i fotorecettori della retina che in base al segnale luminoso, trasmettono all’epifisi il segnale di produrre o meno l’ormone.

I livelli di melatonina nel circolo sanguigno sono quindi molto bassi nelle ore diurne, iniziano a crescere nelle prime ore della serata per arrivare al picco massimo nelle ore notturne centrali.

I livelli di melatonina variano anche con l’età: molto bassi nei primi tre mesi di vita, iniziano poi a salire e rimangono alti in età infantile e adolescenziale, per poi scendere di nuovo in età adulta (in genere dopo i 50 anni) e negli anziani.

L’azione della melatonina

La melatonina è conosciuta soprattutto per il suo un effetto regolatore del ritmo sonno-veglia: essendo la sua secrezione regolata dalla presenza di luce, il suo compito principale è comunicare al cervello di addormentarsi con il buio e di svegliarsi con la luce.

In genere chi ha disturbi del sonno presenta uno sfasamento del ciclo di secrezione della melatonina e di solito fatica ad addormentarsi o si sveglia più volte durante la notte. Integratori a base di melatonina, in questo caso, si sono rivelati utili nel ripristinare il ritmo sonno-veglia, analogamente a quanto accade nella sindrome da fuso orario (jet-lag): integrare la melatonina aiuta l’organismo a ripristinare il proprio ritmo circadiano, che ha subito uno scombussolamento a causa del cambio del fuso orario.

La regolazione del meccanismo del sonno è l’azione che si associa in primis alla melatonina, ma in realtà questo ormone è coinvolto anche in altri meccanismi fisiologici.

Essa interviene ad esempio nel metabolismo cerebrale e immuno-endocrino (PNEI) e contribuisce al controllo degli squilibri indotti dallo stress cronico sul benessere dell’organismo.

Un’integrazione di melatonina può essere utile quindi, oltre che in caso di disturbi del sonno e sindrome da jet-lag, anche per coadiuvare la regolazione del sistema Psico-Neuro-Endocrino-Immunitario (PNEI), per contrastare le sindromi da stress cronico e da sovrallenamento negli sportivi. La melatonina ha anche un’azione anti-aging, in quanto contribuisce a regolare i livelli di stress ossidativo.

Melateon® è l’integratore Proeon® a base di melatonina. Punto di forza di Melateon® è l’ottima biodisponibilità, in quanto è possibile somministrarlo a livello sub-linguale dove viene immediatamente assorbito in circolo senza dover passare attraverso stomaco e filtro epatico. La forma in gocce presenta, inoltre, il vantaggio di poter regolare il dosaggio a seconda della necessità, senza ovviamente superare la dose giornaliera raccomandata.

 

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