Esistono moltissimi integratori creati per soddisfare le esigenze più svariate ed è facile confondere le molteplici informazioni ricevute. Nella ricerca del prodotto più adatto è possibile incorrere nella scelta sbagliata. È molto difficile indirizzare una scelta adeguata, soprattutto se parliamo di integratori alimentari dove spesso il beneficio promesso richiede tempo per essere apprezzato (ammesso che effettivamente questo esista) e la qualità dei prodotti è estremamente variabile. Di seguito daremo alcuni piccoli, speriamo preziosi, suggerimenti che aiuteranno a svelare alcuni slogan ambigui, forniranno strumenti per distinguere le corrette comunicazioni e costituiranno un piccolo bagaglio di informazioni utili per una maggior consapevolezza.
1) Concentrazione dei principi attivi

La quasi totalità dei prodotti presenti nel mercato degli integratori mostra quanto ciascuno contenga uno o più principi attivi a dose/concentrazione estremamente variabile. Facciamo un esempio.

Supponiamo di paragonare due integratori a base di curcuma (Procurcuma e Altro integratore), entrambi con la medesima sostanza , ed immaginiamo che il nostro unico parametro di scelta sia la dose/concentrazione della stessa sostanza (la curcuma in questo caso).

Ad una prima sommaria occhiata appare migliore il secondo integratore che ad esempio riporta una dose di 1000 mg di curcuma sulla scatola. Occorre però analizzare in dettaglio le informazioni riportate sulle etichette, in quanto spesso fuorvianti o incomplete, quando non addirittura sbagliate.

PROCURCUMA ALTRO PRODOTTO
Ingredienti 2 cpr Ingredienti 2 cpr
Curcuma 1400 mg Curcuma 1000 mg
Corrispondente a curcuminoidi totali 1140 mg Apporto in curcuminoidi 950 mg
In molti casi, infatti, come ad esempio nel caso dell’integratore a base di curcuma, la quantità di sostanza presente non è riferita ad una singola compressa, bensì alla cosiddetta “dose giornaliera”. In tali situazioni, si rimanda infatti, spesso e volentieri, alla precisazione che una dose giornaliera consiste in 2, 3 o addirittura 4 compresse!
La situazione così cambia drasticamente. L’integratore PROCURCUMA ha 700 mg di curcuma in una compressa, ovvero 1.400 mg in due compresse, mentre il secondo integratore vanta una dose di 1000 mg, come riportato in evidenza, ma intendendo con questo valore la dose giornaliera, che nel caso specifico corrisponde a 2 compresse (dunque 500 mg di curcuma per compressa).
A “complicare” le cose esiste anche la questione della “titolazione” dei principi attivi (la componente in grado di dare l’effetto desiderato) all’interno della sostanza base, che ad esempio nel caso della curcuma sono i curcuminoidi. Una titolazione “classica” del 95%, come nel caso della Procurcuma, garantirà una buona concentrazione dei curcuminoidi, mentre viceversa una titolazione inferiore ovviamente sarà penalizzante.Se ci fossimo fermati al semplice messaggio promozionale non avremmo potuto fare queste considerazioni e forse avremmo scelto l’integratore meno efficace.2) Efficacia dei principi attiviEsistono sostanze che hanno bisogno di determinate condizioni per essere meglio assimilate, ovvero per essere più biodisponibili. Per favorire queste condizioni alcuni integratori comprendono, in produzione, una serie di accorgimenti. Prendiamo sempre come esempio la Curcuma (Curcuma longa L.): la letteratura scientifica ha dimostrato che la biodisponibilità dei principi attivi dipende dal loro effettivo passaggio nell’intestino, superando l’azione distruttiva dei succhi gastrici; nel caso della curcuma, inoltre, l’associazione con Piperina ne aumenta la biodisponibilità considerevolmente.Se fossimo interessati ad un integratore a base di Curcuma dovremmo cercare dunque dei prodotti che posseggano queste caratteristiche di acido-resistenza (o altra caratteristica che ne aumenti la biodisponibilità) e contenenti la piperina.3) MulticomponentiEsistono integratori alimentari detti multicomponenti, cioè comprensivi di diversi principi attivi che sinergicamente agiscono per uno o più scopi. È possibile imbattersi in integratori che nel complesso comprendano alcuni principi attivi poco attinenti agli scopi preposti o che comprendano molti principi attivi estremamente sottodosati quindi a solo scopo promozionale, senza reale interesse verso l’efficacia dose-dipendente dei vari principi inclusi.

Anche in questo caso, lo strumento utile per valutare correttamente un prodotto può essere innanzitutto la consultazione della letteratura scientifica disponibile in merito ai singoli componenti o allo stesso prodotto. Il consumatore dovrebbe ricercare il giusto compromesso tra l’obiettività delle fonti letterarie esterne, ma necessariamente incomplete, e le informazioni scientifiche fornite dall’azienda produttrice, spesso più esaurienti ma di parte.

Come linea guida, è preferibile affidarsi a prodotti provenienti da aziende che, oltre alla mera commercializzazione dei propri prodotti,  hanno una spiccata attitudine alla divulgazione scientifica soprattutto in un ambito così importante come quello degli integratori alimentari, in cui l’evidenza e la ricerca scientifica rivestono un ruolo primario.

4) Rapporto qualità-prezzo

Tra i vari parametri interessanti per un acquisto oculato vi è ovviamente il prezzo. Nella ricerca dell’integratore alimentare migliore, il costo è sicuramente un aspetto importante da considerare, ma un errore molto comune è proprio quello di focalizzarsi unicamente sul prezzo, trascurando tutti gli altri aspetti analizzati sopra.

Se può essere banale affermare che, spesso, prodotti di scarsa qualità hanno un prezzo inferiore, sicuramente non lo è constatare che alcuni integratori sono offerti ad un prezzo che non è giustificabile rispetto alla composizione offerta e del numero di compresse/capsule per ogni confezione. Di fatto la stragrande maggioranza degli integratori sono venduti in numero di 20 o al massimo 30 unità (compresse/capsule ecc.) per ogni confezione, potrebbe che, in molti casi, non soddisfano il fabbisogno mensile. I prodotti Proeon, invece, contengono in genere 40 o più unità per confezione, al fine di coprire sempre il fabbisogno mensile e, nel caso di somministrazione di una sola compressa al giorno, anche somministrazione ben oltre (fino a 40-45 gg). Questo dato influenza ovviamente in maniera estremamente significativa il costo giornaliero del prodotto venduto.

È quindi in definitiva fondamentale verificare il giusto equilibrio tra qualità e quantità del prodotto (vedi indicazioni sopra) rispetto al costo di vendita.

Chiaramente non esistono risposte univoche ed universali per le richieste di ogni singolo consumatore nell’ambito dell’acquisto di un integratore; sta al singolo consumatore acquisire quella consapevolezza e quell’arricchimento culturale che permetta di operare una scelta su basi razionali e non sulla base di informazioni spesso fuorvianti o lacunose. Dal corretto equilibrio tra la propria necessità di qualità e di risparmio deriverà così una scelta attenta alla tipologia dei principi attivi, le dosi e le concentrazioni degli stessi, le quantità di compresse/capsule per confezione.

Riepilogando: tutti questi consigli hanno come unico filo conduttore il desiderio di ispirare la giusta attenzione ad un acquisto particolare come quello di un integratore alimentare. Trattandosi di prodotti che sono in grado di interagire con il nostro benessere e la nostra salute, è più che lecito preoccuparsi degli aspetti sopra riportati: si tratta in fondo di un modo per prendersi adeguatamente cura di sé.

Prodotti correlati

Pin It on Pinterest

Condividi