La monacolina K è una sostanza presente in natura nel riso rosso fermentato, prodotto ottenuto dalla fermentazione del riso classico ad opera di un lievito, il Monascus purpureus, conosciuto anche come “lievito rosso”.

Il Monascus purpureus agisce fermentando il riso, che assume il caratteristico colore rosso e si arricchisce di sostanze chiamate monacoline, tra le quali spicca la monacolina K, studiata per le sue proprietà ipocolesterolemizzanti.

Diversi studi hanno infatti evidenziato come la monacolina K agisca imitando l’azione della lovastatina, uno dei principali farmaci di sintesi utilizzato nel trattamento dell’ipercoelsterolemia. La monacolina K ha una struttura chimica quasi identica a quella della lovastatina, per cui è in grado di agire nell’organismo a livello degli stessi siti attivi e di intervenire con le medesime modalità nel metabolismo del colesterolo.

Colesterolo: come si forma e qual’è il suo ruolo nell’organismo

Il colesterolo è un composto organico normalmente presente nell’organismo, classificato chimicamente come composto lipidico steroideo.

In genere quando si parla di colesterolo ci si riferisce quasi sempre all’aspetto negativo: l’ipercolesterolemia, ovvero alti livelli di colesterolo nel sangue, sono associati ad un aumento del rischio per le malattie cardiovascolari.

In realtà il colesterolo svolge delle funzioni fondamentali all’interno dell’organismo: è uno dei componenti principali delle membrane cellulari perché responsabile della permeabilità e della fluidità delle stesse ed è, inoltre, precursore di molecole organiche importanti quali la vitamina D, gli ormoni steroidei (testosterone, estradiolo, cortisolo, ecc.) e i sali biliari.

Proprio per la sua importanza è l’organismo stesso a produrre il colesterolo. Del colesterolo totale presente nell’organismo, circa l’80-90% è di origine endogena, mentre il restante 10-15% viene assunto con l’alimentazione.

La sintesi del colesterolo viene regolata attraverso un meccanismo a feedback negativo. Questo vuol dire che quando i livelli di colesterolo nel sangue sono sufficienti a coprire il fabbisogno giornaliero, l’organismo smette di produrlo.

Se il meccanismo funziona correttamente, più colesterolo viene introdotto con l’alimentazione, minore sarà la produzione endogena e viceversa. Quando questo meccanismo non funziona correttamente, viene a mancare il controllo nella sintesi endogena di colesterolo, per cui vi può essere una produzione eccessiva che, unitamente al colesterolo assunto tramite l’alimentazione, porta ad un aumento patologico dei livelli dello stesso nel sangue, condizione conosciuta come ipercolesterolemia. È molto importante ricordare che di tutte le componenti del colesterolo, le LDL rappresentano la più patogena; ancor più è la loro forma ossidata (colesterolo ossidato o, meglio, LDL ossidate appunto) a contribuire alla formazione delle placche nel nostro sistema cardiovascolare e quindi alle varie patologie croniche degenerative. Dunque il nostro nemico reale non è semplicemente il colesterolo, ma più specificamente la sua forma ossidata.

Quali sono le principali cause dell’ipercolesterolemia

L’ipercolesterolemia è una condizione associata sia a familiarità che a cattiva alimentazione.

Le forme familiari sono associate a difetti genetici, e sono quelle che possono insorgere in età più giovanile. In questi casi, le cause principali sono da ricercarsi nel meccanismo di controllo della produzione endogena, che spesso non funziona correttamente. Una cattiva alimentazione non farà altro che peggiorare il problema, mentre al contrario una dieta corretta potrebbe aiutare a mantenere i livelli all’interno dei range corretti.

Il ruolo dell’alimentazione è in ogni caso molto importante. Gli alimenti più ricchi di colesterolo sono quelli di origine animale ricchi di grassi saturi come i formaggi grassi, il tuorlo d’uovo, le carni grasse e gli insaccati, e alcuni crostacei.

In realtà però, a differenza di quanto comunemente si pensi, non basta limitare l’assunzione di alimenti ricchi di colesterolo ma è necessario controllare l’alimentazione in generale, riducendo soprattutto la quota dei carboidrati, sicuramente più pericolosi degli stessi grassi.

Come agisce la monacolina K 

Il punto chiave per il controllo della produzione di colesterolo endogeno è legato ala regolazione di uno dei principali enzimi coinvolti: l’HMG-CoA riduttasi. Più sono alti i livelli di questo enzima, più velocemente viene prodotto colesterolo e viceversa. 

La monacolina K agisce come inibitore competitivo di questo enzima bloccando quindi la sintesi del colesterolo. 

L’impiego della monacolina K come nutraceutico

Le proprietà della monacolina K sono state studiate ai fini di valutarne l’efficacia nel controllo dei livelli di colesterolo. Stabilita l’effettiva efficacia, sono stati sviluppati numerosi integratori a base di riso rosso fermentato.

Eonlipid®, integratore unico nel suo genere come formulazione e biodisponibilità di molteplici principi attivi sinergici. Eonlipid® contiene monacolina K derivata dal riso rosso fermentato insieme ad altri sette principi attivi di origine naturale, al fine di ottenere un prodotto completo per la protezione ed il benessere cardiovascolare. Eonlipid® contiene vari principi attivi interessanti:

a) l’idrossitirosolo, derivato dalle foglie dell’ulivo, implicato nella regolazione del metabolismo dei lipidi e nel controllo della pressione arteriosa;

b) il maqui, bacca della Patagonia del Cile, dall’elevato potere antiossidante;

c) l’astaxantina, efficace anch’essa contro i radicali liberi;

d) l’amla, che possiede proprietà antiossidanti e regolatori e del metabolismo di carboidrati e lipidi.

Eonlipid® contiene, inoltre, berberina, coenzima Q10 e acido folico, molecole più specificatamente implicate nel benessere cardiovascolare. La berberina contribuisce alla regolazione dei lipidi nel sangue; il coenzima Q10 è importante nella protezione della funzionalità cardiaca e muscolare; l’acido folico contribuisce al normale metabolismo dell’omocisteina coadiuvando la lotta ai processi atero-trombotici.

Eonlipid® si è rivelato un ottimo regolatore del metabolismo lipidico e glicidico nonché dei livelli di stress ossidativo, e un buon coadiuvanti nel mantenimento del benessere cardiovascolare.

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