Accesso al pannello di amministrazione dell'eshop >> (Questo messaggio lo vedi solo tu!)

Feste natalizie e… colesterolo!


Si sa che le feste natalizie sono da sempre occasione di pranzi e cene abbondanti, spesso fin troppo. Pertanto, in questo articolo parleremo di come affrontarli senza compromettere la nostra salute, specialmente se si deve mantenere sotto controllo il metabolismo lipidico e glicidico. Ma vediamo prima di tutto qualcosa sul metabolismo lipidico.

Il colesterolo è un composto lipidico steroideo che vieneprodotto dal fegatoe checompone la membrana cellulareed è responsabile della sua permeabilità e fluidità. È, inoltre, precursore di molecole organiche importanti quali la vitamina D,gliormoni steroidei (testosterone, estradiolo, cortisolo, ecc.) e i sali biliari. Ma soprattutto è utilissimo per la salute del nostro cervello.

Di tutto il colesterolo sono poi le lipoproteine a bassa densità (o LDL) e soprattutto le LDL ossidate a costituire le componenti di gran lunga peggiori per la nostra salute: sono infatti queste ultime a rappresentare la componente di lipidi soggetta a stress ossidativo e quindi capace di formare le placche aterosclerotiche dentro la circolazione arteriosa.

Valori patologici di LDL e soprattutto di LDL ossidate possono diventare preoccupanti oltre un certo limite e quindi è legittimo immaginare un aiuto, possibilmente di tipo naturale, per migliorare questi fattori di rischio aterogeno.

Il colesterolo vieneintrodotto anche attraverso i cibiricchi di grassi animali come carne, pesce, salumi, formaggi, tuorlo d’uovo e frattaglie.

Il nostro organismo, in condizioni normali, trae beneficio da un livello adeguato di colesterolo, soprattutto se al di sotto di 240/260 mg/100 ml, ed è dotato di un sistema di controllo del colesterolo per cui più ne introduciamo con la dieta e meno ne viene prodotto a livello endogeno e viceversa, al fine di raggiungere il corretto fabbisogno giornaliero.

I rischi associati allo stress ossidativo delle LDL

L’European Society of Cardiology ha stabilito che il valore di colesterolo LDL, soprattutto della sua componente a particelle più piccole e più dense (VLDL), deve essere il più basso possibile per ridurre il rischio di infarto e ictus. Le LDL rappresentano, infatti, la componente del colesterolo più patogena specialmente se ossidate perché contribuiscono alla formazione delle placche nel nostro sistema cardiovascolare e quindi alle varie patologie croniche degenerative. Dunque, il nostro nemico reale non è di per sé il colesterolo, ma più correttamente la sua forma LDL, ancora più specificamente la sua forma ossidata (LDL ossidate).

LeLDL ossidatesi formano acausa dello stress ossidativo, ovvero, un eccesso di radicali liberi nel sangue la cui produzione può essere esageratamente stimolata da errata alimentazione, fumo di sigaretta, esposizione a tossici, sedentarietà o attività fisica troppo intensa, ecc..

Le LDL ossidate, solitamente di dimensioni più piccole e più dense, si depositano nelle arterie generando un processo infiammatorio. L’infiammazione attiva i linfociti T e macrofagi del sistema immunitario e questi migrano a livello del vaso. I macrofagi inglobano le LDL trasformandosi in cellule schiumose, ricche di grassi patogeni appunto. Le lesioni a questo punto sono di natura infiammatoria e conosciute come “strie lipidiche”. Senza questo processo di ossidazione in definitiva il colesterolo circolante (o meglio le LDL) nel nostro sangue risulta poco o nulla dannoso.

Se permangono i fattori di rischio, le strie lipidiche hanno una forte tendenza naturale e deleteria a evolvere in placche aterosclerotiche. Tutto questo processo aterogenetico è poi alla base della eventuale cardiopatia ischemica, dell’arteriopatia degli arti inferiori, della insufficienza cerebro-vascolare con eventuali episodi di ischemia cerebrale e neurodegenerazione, di nefropatie aterosclerotiche, di stati ipertensivi e insufficienza cardiaca.

Prevenzione: alimentazione, antiossidanti e corretto stile di vita

Per ridurre il rischio associato alle malattie cardiovascolari è quindi definitivamente importante prevenire l’ossidazione delle particelle LDL.

Per quanto riguarda l’alimentazione, è importate assumere cibi ricchi di antiossidantie anti-infiammatori, controllando l’assunzione di carboidrati in eccesso (fonte primaria dell’aterogenesi), evitando assolutamente i grassi idrogenati/trans e l’eccesso di grassi saturi, omega 6 e 9.

I grassi mono e poli insaturi sono classificabili tra i “buoni” perché, se assunti correttamente, hanno un ruolo benefico sull’apparato cardiovascolare in quanto riducono i livelli di colesterolo LDL, spesso a favore di quello HDL, conosciuto come “colesterolo buono”.

GliOmega 3(grassi polinsaturi) sono inoltre i precursori di molecole ad azione antiinfiammatoria e antiossidante, aiutando a prevenire la formazione delle LDL ossidate, nonché riducendo il processo infiammatorio cellulare cronico di basso grado, alla base di molteplici patologie legate all’aterosclerosi e non solo (diabete, obesità ,cancro, morbo di Alzheimer ecc.). Essendo grassi polinsaturiessenziali, gli omega 3 (DHA ed EPA) possono essere introdotti nell’organismo solo con la dieta.
Fonte principale di Omega 3 è il pesce: salmone, alici, sardine, tonno, sgombri ed altri tipi di pesce “azzurro”, o pesci grassi che vivono in acque fredde.

Altre fonti di acidi grassi essenziali (Omega 3 soprattutto) sono i semi oleosi (semi di lino, di girasole, di Chia, di zucca, ecc.) e la frutta secca a guscio (noci, anacardi, mandorle, ecc.) L’avocado, frutto tropicale ormai presente anche sulle nostre tavole, contiene sia acidi grassi essenziali che monoinsaturi, che gli conferiscono anche proprietà antiossidanti e nutritive utilissime per la nostra dieta che deve essere ricca anche di grassi “buoni”.
Il cibo “nostrano” più ricco in grassi monoinsaturi e anche in polifenoli è invece il classico olio extravergine d’oliva.

Per il resto, è utile praticare un’attività fisica moderata con frequenza costante, ed evitare tutti quei fattori che favoriscono la produzione di radicali liberi che abbiamo citato precedentemente.

Eonlipid: un aiuto contro il dismetabolismo dei grassi e degli zuccheri, ma anche contro i radicali liberi

L’integratore alimentare Eonlipid® Proeon contiene otto principi naturali (tra cui ricordiamo il Maqui, l’Idrossitirosolo e l’Amla) che aiutano a controllare i livelli di grassi nocivi, ma contemporaneamente anche i radicali liberi e lo stress ossidativo, diversamente dalla maggior parte di prodotti oggi disponibili che si concentrano solo o prevalentemente sulla componente lipidica, senza prendere in considerazione il danno ossidativo sulla stessa.

È indicato:

  • per l’attivazione del metabolismo lipidico/glicidico;
  • contro lostress ossidativo e i radicali liberi;
  • comecoadiuvante nelle patologie degenerative cardiovascolari e cerebrali;
  • contro iprocessi di aterogenesi;
  • per ilcontrollo del processo di inflammaging (senescenza e infiammazione cellulare).
Idrossitirosolo: un alleato contro l’invecchiamento
Il nostro timer naturale

Le recensioni dei nostri clienti

Vedi tutti i feedback